Fiori artificiali
Con l’estate, si apre la stagione dei fuochi d’artificio, gli hanabi (parola composta dai termini “fiore” e “fuoco”), che infiammano in cieli di tutte le regioni del Giappone.
In giapponese Hana-Bi significa letteralmente “Fiore di fuoco”, ma metaforicamente significa “fuochi d’artificio”.
Come rappresentare i due elementi protagonisti, i delicati fiori disegnati e la violenza dei botti, dei fuochi d’artificio?
Incantato dalla fotografia, ma non solo, lo sguardo di Rosandro Cattaneo ci accompagna nella comparazione di queste immagini graficamente così simili ma tanto diverse nel reale, toccando tre degli elementi fondamentali, terra, fuoco e aria.
L’aria, con l’esaltazione della leggerezza delle figure che si compongono in cielo, la magica arte del dominio del fuoco e la terra con la rappresentazione del regno vegetale.
La giocosa attitudine di Rosandro Cattaneo di offrire allo spettatore scenari decontestualizzanti, si riconferma in questa occasione offrendo la possibilità di immaginare fiori che esplodono e non profumano.
L’accostamento tra naturale e artificiale raggiunge in questo progetto un alto livello di delicatezza, che proporrà l’energia dei fuochi d’artificio attraverso la visone e la gentilezza dei fiori naturali. Ecco dunque il gioco di parole che rispecchia la duplicità del titolo della mostra.
Sara Munari
(dall'introduzione della mostra Fiori d'artificio)